l capitano di un sottomarino (Jude Law), dopo essere stato licenziato dalla società per cui lavora, mette insieme una squadra per andare a recuperare un tesoro sommerso che si dice essere perduto nelle profondità del Mar Nero. Non appena l'avidità e la disperazione prendono il controllo a bordo della nave, la crescente incertezza della missione spinge gli uomini della squadra a combattere l'uno contro l'altro per la propria sopravvivenza.
Macdonald risolve brillantemente la parte preparatoria in modo molto ritmico, lavorando con la voce off come elemento supplementare per un montaggio audio-video parallelo. Una volta in mare, però, anche il film rischia di inabissarsi, soffocato dalla questione sociale europea come unica chiave drammaturgica, da excursus intimisti in evitabili ricordi soleggiati e da un digitale che, se realizzato in questo modo, nel 2014 non ha senso. Nel finale però Macdonald ci mette del suo girando con maestria in interni, e ci riporta a respirare.
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