Una giovane agente dell’FBI prende parte a una operazione segreta della CIA allo scopo di catturare un boss del narcotraffico messicano. Tale operazione metterà a repentaglio le sue convinzioni più profonde e i suoi valori morali.
Nella mani del regista di La donna che canta e Prisoners, la densità di sottintesi, affetti e tradimenti che si libera nelle relazioni tra superbi attori diventa importante quanto la destrezza e la raffinata ricerca visiva delle scene d’azione. Si tratta di tre personaggi ricchi di fragilità, audacia, ossessioni: ma nessuno dei tre crede di essere un supereroe. Questo li rende sensibilmente più interessanti di buona parte del cinema americano di oggi.
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