Nikolai vive con il figlio adolescente Romka e la giovane moglie Lilya in un piccolo paese nei pressi del mare di Barents, nel nord della Russia, davanti a una piccola baia dove a volte entrano le balene. La sua casa, così come il piccolo garage dove esercita la professione di meccanico, vengono però portati via dal sindaco della città, che ha un particolare interesse nell'ottenere le sue proprietà. Combattere per vie legali contro il sindaco corrotto appare sin da subito inefficiente e, determinato a riottenere indietro ciò che è suo, Nikolai chiede aiuto a Dimitri, un vecchio compagno d'esercito divenuto avvocato benestante di Mosca. Presto, Dimitri si renderà conto che c'è solo un modo per risolvere la situazione e consiste nel portare alla luce le prove che incriminano il sindaco e il suo operato poco pulito.
Il film sceglie un formalismo realista e solenne, perché sa di usare una piccola storia come parabola e l’umanità che lo abita come pedina di un teorema. Procede ineluttabile, con umorismo nerissimo, con un respiro programmatico che toglie pathos al dramma e non conosce dialettica. Solo risposte sicure, immobili e terribili.
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